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IL MISTERO “SOCIETÀ PARTECIPATE”: AZIONE CIVICA PROTESTA IN CONSIGLIO COMUNALE

  • levantoazionecivic
  • 4 gen 2021
  • Tempo di lettura: 2 min


Anno nuovo, storia vecchia. Mentre sui giornali va in scena l’ennesimo teatrino circa la realizzazione di faraoniche opere pubbliche, in Consiglio comunale si è consumata l’ennesima vicenda di mala-amministrazione, in barba alla sempre conclamata e raramente applicata trasparenza.


Questa volta parliamo della delibera per la definitiva liquidazione delle due principali società partecipate dal Comune di Levanto: Levante Sviluppo S.p.A. (90% Comune di Levanto, 10% Comune di Bonassola) e Levanto Waterfront S.r.l. (51% Levante Sviluppo e 49% privati). La delibera, giunta in Consiglio mercoledì 30 dicembre, è stata esaminata dalla commissione Bilancio anziché dalla commissione Partecipazioni (!) senza che il consigliere Delbene (vice-presidente della stessa commissione) ne venisse informato, se non a cose fatte nel corso dello stesso consiglio comunale. Tutto ciò è avvenuto senza una spiegazione, e nonostante le diverse richieste trasmesse per tempo dal rappresentante di Azione Civica Indipendente.

A questo fatto si aggiunga, inoltre, che già in data 14 ottobre 2020 Delbene aveva richiesto al Comune e alla segretaria comunale la documentazione relativa alle società partecipate, ricevendo i documenti relativi alla sola Multiservizi.


Ancora, lunedì 28 dicembre Delbene ha inviato una richiesta formale al presidente della commissione Bilancio (Dott. Lapucci) e al Presidente del consiglio comunale (Sig. Cappellini) chiedendo la sospensione dell’iter di approvazione della delibera. I documenti richiesti – risultati, tra l’altro, incompleti e sommari – sono stati trasmessi solo nella serata del 28 dicembre: tuttavia, la mole e la complessità degli stessi non ha permesso di esaminarli entro la convocazione del consiglio comunale, convocato il 30 dicembre.


Di fronte all’evidente mancanza delle condizioni minime per partecipare alla votazione della delibera, il consigliere Delbene ha deciso di abbandonare l’aula del Consiglio comunale, denunciando la mancata convocazione della commissione Partecipazioni di cui, come già detto, è vice-presidente.


Di fronte a questo ennesimo, grave atto di mala-amministrazione, la domanda sorge spontanea: che cosa non si vuole far sapere sulla vicenda “partecipate”? E ancora: che fine ha fatto l’accertamento dell’Agenzia delle entrate per 1.500.000 (un milione e mezzo) di euro a Levanto Waterfront? Quali sono le proprietà rimaste “in pancia” alle due società? Dove sono finiti i milioni di euro che Levante Sviluppo ha avuto dalla vendita dell’ex stazione ferroviaria e dalla cessione dell’ex viadotto ferroviario? E qual è il reale importo dei costi del depuratore e degli importi dei costi/ricavi delle operazioni immobiliari della Levanto Waterfront?


Le domande sono tante, ma nessuno vuole o sa rispondere. Azione Civica Indipendente continuerà a vigilare e ad insistere, in quanto opposizione, affinché il sindaco e la maggioranza che lo sostiene diano finalmente delle risposte ai cittadini circa il modo in cui i loro soldi vengono gestiti.


 
 
 

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